Le differenze tra Giotto e Martini saltano all'occhio se confronti le loro opere: Giotto è un innovativo, rompe con la tradizione, i personaggi dei suoi dipinti non sono statistici ma dinamici, esprimono emozioni nei volti, i corpi non sono rigidi, la prospettiva e lo spazio in cui sono inseriti iniziano ad essere delineati, i colori sono intensi e brillanti. Martini è un autore più classico, che non cerca tanto il realismo quanto la maestosità e l'eleganza.
Ti riporto due brani tratti da un libro di storia dell'Arte che hoi.
Dal libro la Grande Storia dell'Arte, volume 2 Gotico l'espresso 2003
GIOTTO: ..Giotto conobbe una vastissima fama anche tra i suoi contemporanei, tanto da essere spesso considerato l'artista che meglio rappresenta il medioevo. LA SUA PRODUZIONE PITTORICA interrompe bruscamente il lineare percorso della tradizione, per approdare a RISULTATI RIVOLUZIONARI che in vari modi anticipano i valori formali e ideali del rinascimento. I personaggi dei suoi dipinti, delle storie sacre, hanno ora solidi corpi, abbondantemente ombreggiati, esprimono sentimenti umani e si muovono all'interno di spazi reali costruiti prospetticamente con architetture moderne. (p. 169)
SIMONE MARTINI: formatosi probabilmente nella cerchia di Duccio.. Simone Martine conosce ma volutamente ignora le innovazione del linguaggio giottesco. Predilege piuttosto gli orientamenti del gotico francese, dal quale deriva un elegante linguaggio lineare, potenziandone le qualità decorative ed espressive. Rappresenta un mondo aristocratico e prezioso, dove ogni elemento realistico appare come trasfigurato. Per questo utilizza fondi dorati, che ignorano le recenti conquiste spaziali (n.d.r. di Giotto) ma esaltano le qualità cromatiche della pittura inondando di luce la superficie pittorica. (p. 134).
NOn ti ho trovato dei link specifici sul confronto purtroppo :(... è il meglio che ho potuto fare visto che è da un po' che non studio storia dell'arte....