Domanda:
chi mi sa dire i dati tecnici di san giorgio e il drago l'opera di rafaelo sanzio?
dtalpes
2009-05-19 14:39:02 UTC
chi mi sa dire i dati tecnici di san giorgio e il drago l'opera di rafaelo sanzio?
Una risposta:
iodiren
2009-05-21 03:01:26 UTC
Tratto da wikipedia:

San Giorgio e il drago è un soggetto affrontato dal pittore italiano Raffaello durante il così detto periodo fiorentino; di questo tema esistono due diverse interpretazioni d'olio su tavola, e di entrambi siamo in possesso anche dei disegni di studio (presso Firenze alla Galleria degli Uffizi,Gabinetto dei Disegni e delle Stampe).

Raffaello, in entrambi le versioni raffigura San Giorgio in groppa al suo cavallo intento a colpire il drago.

Una versione è conservata al Musée du Louvre di Parigi

Essa è un dipinto ad olio su tavola di cm 31 x 27 realizzato nel 1504. Il quadro è appartenuto al cardinale Ascanio Sforza, in seguito passò al cardinale Mazarino per poi entrare nella collezione del re Luigi XIV di Francia.

L'altra versione di "san giorgio e il drago", 1505-1506, commissionata al pittore da Guidobaldo di Montefeltro, duca di Urbino, per poter omaggiare il re d'Inghilterra Enrico VII, che lo aveva insignito dell'ordine della Giarrettiera (giarrettiera che spicca al centro del quadro, sulla gamba del santo) è attualmente esposta a washington al national gallery.

L'opera è legata in dittico con il san michele e il drago ed è ricordata per la prima volta in un componimento poetico del 1587 nel quale si rimprovera a un personaggio milanese avaro e incolto di aver venduto i due capolavori di Raffaello al Conte Ascanio Sforza.

La figura di S. Giorgio, sul cavallo bianco che si impenna a sottolineare la concitazione dell azione , è rappresentata nel momento in cui sferra il colpo decisivo al drago che lo assale. Nel fondo, in un paesaggio che si perde verso l'orizzonte si vede sulla destra la principessa che fugge. In un'opera di piccole dimensioni l'artista è riuscito a esprimereuna grande preziosità quasi da miniatura che si nota nei riflessi della luce sull armatura del santo e nei particolari come la bardatura del cavallo e le sfumature della pelle del drago. Questa raffinatezza ha indotto la critica a ritenere che l'opera fosse stata eseguita per un personaggio dell'aristocrazia urbinate: probabilmente per Giovanna Feltria , figlia di Federico da Montefeltro che con questa tavoletta avrebbe celebrato suo fratello Guidobaldo che nel 1504 aveva ricevuto l' onorificenza dell ordine della giarrettiera


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